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Cercansi Sacerdoti
per la cura delle anime
!

di Luigi Pazzini

Segnalato da: Claudia Marus
Fonte: La Voce del Popolo, 26 Giugno 2009

       Effettivamente riesce difficile credere che un giornale Diocesano (Diocesi di Brescia) pubblichi una lettera del genere e che un Prete poi la legga in chiesa. Dopo tanto, come si potrebbe invocare la buona fede del clero per scusarlo del suo pessimo comportamento? di un comportamento che va nella direzione totalmente opposta a quella richiesta dal fedele scrivente?
       L'aver pubblicato una tale lettera è effetto
              o di stupidità (autogol)
              o di gravissima impudenza
              o d'inizio di conversione.
       Noi speriamo vivamente che sia vera l'ultima ipotesi.

La Redazione

Grassetti, colori, parentesi quadre, sottolineature, corsivi
e quanto scritto nello spazio giallo sono gen
eralmente della Redazione

       Egr. direttore,
non mi interessano i campetti di calcio, i cineforum, i teatrini, le conferenze, i bar con videogiochi e biliardini, i porticati col ping pong e il calciobalilla, le vacanze organizzate, il grest, le pizze del sabato sera. In una parola, tutto il ribollente attivismo (1) che ruota intorno alle parrocchie. Lo trovo anche fuori, nel freddo "mondo", e magari organizzato meglio, più nuovo, luccicante, efficiente, coinvolgente, appassionante. (2)
       Non c'è concorrenza (3): il "mondo" è specializzato in divertimenti, passatempi, sport, intrattenimenti vari, in cui ha profuso studi, energie e investimenti.

 

 

 

 


(1) Attivismo vuoto, fatuo, esclusivamente mondano...

 

(2) La stupidità dei preti d'oggi consiste principalmente nel rincorrere il mondo per scimmiottarlo.

(3) Nel senso che è da stupidi voler competere con un «"mondo" specializzato.........»

 

     Voi curatemi l'anima (4). Datemi un direttore spirituale che abbia tempo e pazienza (5) per la mia conversione.
 

(4) Non per niente prima il Prete era detto "Curato". Questo è il compito essenziale e principe del Sacerdote: curare le anime!!! e non quello di fare l'animatore festaiolo da baraccone!

(5) Certo questa parrebbe una pretesa assurda di fronte all'usuale atteggiamento degli odierni pretonzoli che vivono la loro missione come un impiego qualunque, con orari da ufficio e spazzi e tempi per il loro relax, per il loro divertimento, per la loro privacy...

       
     Datemi confessori che mi permettano di riconciliarmi con Dio. (6)
 

(6) Non con quelle chiacchierate moderne fatte comodamente seduti, con un prete manesco che magari ti accarezza e non ti fa pensare alla gravità del peccato, ma con confessioni vere, fatte in ginocchio, da penitente, conscio e pentito dell'offesa fatta a Dio...

     Datemi l'Eucaristia da adorare (7), non tenetela chiusa a doppia mandata nei Tabernacoli d'oro (8) ad aspettare mentre brucia d'Amore,
 
(7) Non da profanare con comunioni sulle mani o, peggio, da oltraggiare con comunioni sacrileghe fatte in stato di peccato mortale non confessato (con l'assurda trovata della promessa di una futura confessione)!
(8)
Invero certi tabernacoli moderni sono così miseri... che fanno pena! Oggi l'oro non viene più tanto usato per costruire tabercacoli, per Dio; oggi l'oro viene negato a Dio perché, si dice (ma non si fa), bisogna usarlo per i poveri: in realtà l'oro serve per la vita comoda del pretino moderno, per la sua macchina, per il suo televisore al plasma, per i suoi lauti pranzi, per i suoi divertimenti...
Spesso e volentieri l'Eucarestia è nascosta all'adorazione dei fedeli, riposta in luoghi assurdi e inaccessibili, senza un segno di riconoscimento, senza la doverosa lampada... Negata a chi chieda la Comunione fuori della Messa!
     Dissetatemi col Vangelo (9) dei semplici, non spiegatemi troppo, sono piccolo, una cosa sola ma ripetuta, così che possa ritornarmene a casa con la perla preziosa.
 
(9) Mentre oggi i pretonzoli al Vangelo preferiscono una bella (a loro dire) pagina di Marx (loro vero maestro e ispiratore) o del protestante Luther King [a proposito, contro chi "protestava"?] o di un filosofo moderno quanto astruso e assurdo.... Notate le citazioni: i Santi (quelli veri) non vengono più nominati, in compenso sentirete certi nomi impronunziabili di autori anglo--americani... Il Vangelo ormai è per gl'ignoranti, non per i colti come loro...
     Insegnatemi quel digiuno che tutti hanno dimenticato, ma che ho voglia di tentare, non come un atto di superba autodeterminazione della volontà, ma come fiduciosa invocazione della grazia dello Spirito. (10)
 
(10) Ma perché affannarsi tanto col digiuno cristiano?! Ora va di moda quello musulmano, il ramadam, anche la parola è più bella, più dell'usuale e volgare digiuno. Ecco come funziona: dall'alba al tramonto, digiuno rigoroso; dal tramonto all'alba, ingozzatevi e divertitevi quanto meglio e più potete. Il sacrificio, la penitenza per i propri peccati e per conquistare la virtù, la preghiera... non c'entrano affatto, sono cose superate...

     Mostratemi i Santi, (11) voglio farmeli amici. I filosofi mi hanno condotto su strade sbagliate, inquinato la mente, divorato la gioia. I Santi sono felici: ditemi il perché, fatemi scoprire quel filo segreto che li legava alla SS. Trinità.

 

(11) Ma quelli veri, non i fasulli moderni, come quelli citati nell'opera in 11 volumi della Grolier Hachette International, Histoire des saints et de la senteté chrétienne, tradotta in italiano (Storia dei santi e della santità cristiana [già il titolo la dice lunga]) dalla Editrice Eraclea, Milano 1991, con tanto di Nihil obstat (del P. Samuele Olivieri O.F.M., Firenze 14-10-1981) e di Imprimatur (di Mons. Elio Morozzi Vic. Gen., Firenze 14-10-1991). Tra i santi nell'opera citata. troviamo Giovanni Calvino (vol. VIII, pag. 77), Martino Lutero (vol. VIII, pag. 190), Pierre Teilhard de Chardin (vol. X, pag. 146) Martin Luther King (vol. X, pag. 172).............
Nella citata vergognosa quanto scandalosa opera il mal capitato cattolico potrà leggere, ad esempio, titoli come i seguenti: Le santità cristiane [al plurale]: La santità ortodossa [!], La santità protestante [!], La santità cattolica [una delle tante, e per ultimo...], Verso una santità universale [?], Santità senza frontiere [?], La santità ebraica postbiblica [!!! non poteva spararla più grossa!], La santità nell'Islam [!!!]], La santità nella prospettiva [?] ortodossa [!], I martiri della libertà [?], I martiri della giustizia [e citato in primis Mons. Oscar Romero, il vescovo comunista, ucciso non a causa di Cristo, ma del comunismo, e quindi non martire!].
Ma noi, irriducibili tradizionalisti, non vogliamo che ci elenchino fra i Santi simili personaggi e dei Papi massoni come Giovanni XXIII e Paolo VI, un Papa ebreo e propagatore di eresie come Giovanni Paolo II o una Madre Teresa di Calcutta che non battezzava i bambini moribondi, se non glielo chiedevano espressamente i genitori...

       Il rosario, ho fame di rosario. Perché non lo recitate più? (12) Persino nelle veglie funebri, a volte ci si ferma a tre decine, come se quello intero fosse troppo lungo anche per chi davanti ha l'eternità.  
(12) Bella domanda. È ovvio, perché non accettano l'invito della Madonna di Fatima che raccomanda il Rosario, perché non credono nella Madonna.E poi non è da uomini colti e moderni affidarsi a una donnetta casalinga e ignorante, così come loro ritengono che sia (stando agli insegnamenti dei loro maestri protestanti) la Santissima Vergine Madre di Dio, la Virgo potens!
     Arricchitemi della Divina Misericordia (13), fatemi gustare soavemente le invocazioni, le giaculatorie, le novene; beneditemi e consacratemi ai SS. Cuori di Gesù e Maria (14).
 
(13) Non dimenticando però la certezza della Divina Giustizia, non dimenticando che presumere di salvarsi senza merito è gravissimo peccato contro lo Spirito Santo.
(14) Preghiere, pratiche e pie devozioni d'altri tempi, ma sempre belle ed efficaci: con esse tanti fedeli hanno raggiunto la santità e il Paradiso.
       Incoraggiatemi nella via della carità, dell'altruismo, dell'occu- parmi del prossimo. (15)
 
(15) Della carità vera, della carità cristiana, di quella carità che si preoccupa primariamente e preferibilmente dell'anima del prossimo, ove altruismo significa soprattutto bene spirituale e morale del prossimo, ove occuparsi del prossimo significa mettere in atto le sette opere di misericordia spirituale, ove le sette opere di misericordia corporale siano strumentali a quelle spirituali.
       Plasmate in me uno spirito missionario, inalatemi la voglia di santità. (16)
  (16) Perché N.S. Gesù Cristo ha ordinato a ciascuno di noi di predicare il suo Vangelo, di amare il prossimo e di essere perfetto come il Padre Suo.

       Pregate per me (17) qualche volta. Che abbia 4 o 100 anni; non starò con voi solo per il grest o il bel campetto o gli amici che ho incontrato. Ci starò per quel banco consunto in cui mi sono inginocchiato e per quel santo sacerdote che ho incontrato. Ci starò perché Cristo, per mezzo loro, mi ha convertito. (18)

Luigi Pazzini

 

(17) Perchè questo è uno dei principali doveri istituzionali del Sacerdote, pregare per i fratelli, per le anime a lui affidate.

(18) Ecco cosa ci rende nostalgici e attaccati alle nostre chiese: un banco con l'inginocchiatoio e un prete buono nell'occuparsi della nostra anima, un prete del quale N. S. Gesù Cristo ama servirsi per convertirci e salvarci.

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